sabato 24 aprile 2021

Recensione "L'angelo di vetro" di Corina Bomann

"L'angelo di vetro" di Corina Bomann 
 
Giunti Editore, 2018
304 pagine
⭐⭐⭐⭐⭐
 
È un freddo dicembre del 1895 nel piccolo villaggio di Spiegelberg, ai margini della Foresta sveva, e la giovane Anna spera che l’arrivo del Natale le permetta di vendere le sue meravigliose creazioni di vetro soffiato: angioletti, fiori, animali e cristalli di ghiaccio in ogni sfumatura di colore. Dopo la morte del padre, mastro vetraio, che le ha insegnato tutti i trucchi della sua arte, Anna è costretta a farsi carico della madre malata e della sorella minore, lavorando per un misero salario nel laboratorio del vecchio Philipps e di suo figlio Wenzel. Quando un giorno il ragazzo le chiede di sposarlo, Anna si sente di fronte a un bivio: potrebbe essere la via di uscita da una vita di stenti, eppure, nonostante l’amicizia che la lega a Wenzel, qualcosa dentro di lei si ribella. Il suo sogno è sempre stato viaggiare in paesi lontani e solo l’idea di un’esistenza tranquilla e ritirata le toglie il fiato. Finché una notte uno sconosciuto dagli occhi grigi come le nubi cariche di neve bussa alla sua porta consegnandole una busta chiusa da un sigillo di ceralacca. Una lettera che arriva dall’altra parte del mare e che sta per dischiuderle un mondo da fiaba: al fianco del giovane messaggero, Anna intraprenderà un lungo viaggio che la porterà fino a Londra, alla corte della regina Vittoria, per decorare con le sue raffinate figure di vetro l’abete della famiglia reale. Ma sarà davvero più vicina alla realizzazione di tutti i suoi sogni?

Letto nel 2019. Una bellissima fiaba, ci troviamo a Spiegelberg in Germania, nel 1895. È un freddo Dicembre e la giovane Anna Hartel aspetta l'arrivo del Natale per poter vendere nei mercatini le sue meravigliose creazioni in vetro soffiato.
Dopo la morte prematura del padre, un mastro vetraio, Anna è costretta a lavorare per mantenere la madre malata ed Elisabeth la sorella piccola... è stato lui ad insegnarle tutti i segreti della sua arte... ma la situazione economica è sempre più disperata e per migliorarla dovrebbe solo accettare la proposta di matrimonio di Wenzel, il figlio del suo datore di lavoro... che fare? Dire addio al suo sogno di viaggiare? Visitare paesi lontani…
Sembra tutto finito, quando una notte uno misterioso messaggero bussa alla sua porta consegnandole una lettera chiusa da un sigillo in ceralacca. È un invito a presentarsi a Corte, in Inghilterra, perché la regina Vittoria ha visto le sue creazioni e le vuole acquistare.
Così Anna inizia un lungo viaggio che la porterà fino a Londra... Dire che mi è piaciuto ...é poco! L'ho ADORATO
😊
 
Dal libro:
«A cosa servono i sogni? Non sfamano e non garantiscono un tetto.»
«Ma a volte si realizzano. Anna, esiste da qualche parte un pizzico di fortuna per voi, dovete crederci. Forse ancora non la vedete, ma sono sicuro che le cose cambieranno.»
 
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 L'angelo di vetro

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