martedì 18 maggio 2021

Recensione "La strada" di Cormac McCarthy

"La strada" di Cormac McCarthy
 
Einaudi Editore, 2010
220 pagine
⭐⭐⭐⭐ e 1/2
 
Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un'apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c'è storia e non c'è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio....
 
E' il primo romanzo che leggo di Cormac McCarthy, e La strada è un libro che avevo in Wish-list da una vita perché io amo i romanzi distopici e post catastrofici!
E Cormac McCarthyl è riuscito a trascinarmi in questo cammino "On the Road" lungo una anonima strada americana, in questo desolato e polveroso mondo grigio, buio... pesante, in un cammino forzato, senza riposo "perché l'importante è raggiungere la costa..." ed è riuscito a farmi vivere, per tutta la durata della lettura, con addosso una sensazione di paura e ...di pericolo... proprio come il bambino, che continuamente diceva:

 

"Dobbiamo entrare?
Perché no?
Ho paura.
Non ti va di vedere dove abitavo una volta?
No.
[....]
Papà, adesso è meglio che andiamo. Possiamo andare?
Si. Possiamo andare.
Ho paura.
Lo so.
Mi dispiace.
Ho tanta paura.
Stai tranquillo...."

Anch'io continuamente a pensare "Non entriamo! ...ho paura!" che stress 🙄
Perché questo orribile mondo è abitato da pochissimi disperati e bande di spietati predatori... "i buoni e i cattivi"... i buoni cercano solo di sopravvivere giorno dopo giorno, come padre e figlio (entrambi senza un nome) ...invece i cattivi si muovono sempre in gruppo lungo la strada, cercando vittime da derubare e "mangiare" perché "loro" si nutrono di carne umana!!!
😣
 
"Il bambino si voltò a guardarlo. Sembrava che avesse pianto.
Dimmelo, forza.
Noi non mangeremmo mai nessuno, vero?
No. Certo che no.
Neanche se stessimo morendo di fame?
Stiamo già morendo di fame.
Hai detto che non era così.
Ho detto che non stavamo morendo. Non che non stavamo morendo di fame. Ma comunque non mangeremmo le persone.
No. Non le mangeremmo.
Per niente al mondo.
No. Per niente al mondo.
Perché noi siamo i buoni.
Sí.
E portiamo il fuoco.
E portiamo il fuoco. Sí.
Ok."
 
La storia è molto semplice ma veramente drammatica e angosciante, si cammina con padre e figlio verso sud alla ricerca di una zona più calda, con i loro poveri averi nel vecchio carrello della spesa, a volte costretti a trascinarselo dietro lungo la strada, tra macerie, macchine abbandonate o cumuli di neve....
Anche i giorni si trascinano uno dopo l'altro, lenti, innumerevoli e innumerati.... soffrendo il freddo, la fame e la sete... e sempre in lotta alla ricerca di un po' di cibo nella speranza di poter sopravvivere un giorno di più.... Mi è piaciuto tanto questo romanzo perché ti fa riflettere e perché nonostante tutto questo "buio" riesci a vedere la speranza e alla fine la cosa più importante è rimanere umani!!!!
Sig Sob 😢 bello bello bello ...ma tristeee!
 
The Road è un film del 2009 diretto da John Hillcoat!!
 
La strada

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