Natalia "Suite Francese" di Irène Némirovski - LIBRO DIVENTATO FILM - 5 ⭐⭐⭐⭐⭐
Adoro lo stile di questa scrittrice, deportata e morta ad Auschwitz nel 1942 a 39 anni. Questo libro é il suo ultimo capolavoro incompiuto, rimasto sepolto in un baule per più di 60 anni. Seconda guerra mondiale: i parigini lasciano la città che cadrà di lì a poco nelle mani dei tedeschi e iniziano una... fuga fortunosa e accidentata col pericolo e l'eventualità di essere bombardati. Nelle situazioni estreme viene fuori il meglio o il peggio di un individuo e la scrittrice eccelle descrivendo situazioni squallide e crude con una purezza di linguaggio sconcertante, tutto l'oscuro dell' umanità emerge chiaro e netto. In questo girone infernale non si salvano neanche i bambini, più crudeli degli adulti e questo é un tema che già conosco della Nemirovski. Le storie s'intrecciano, ritornano per poi proseguire e confluire nella seconda parte dove si analizza anche il punto di vista dei nemici. In un paesino di provincia é stanziato un reggimento tedesco e un ufficiale prende alloggio nella casa di Lucile, giovane sposa tradita dal marito ora prigioniero in Germania. Sotto gli occhi dell' irriducibile suocera tra Lucile e l'ufficiale tedesco, per nulla terrificante, nascerà un'affinità di gusto, sensibilità e intesa.... Credo che il messaggio che ci dà Nemirovski, stando sotto le bombe dei tedeschi e durante l'occupazione, é che i veri nemici non sono le nazioni avversarie fatte di uomini simili, ma le leggi assurde che l'umanità si dà, i preconcetti, la rigidità mentale, il rancore, il razzismo e via dicendo, costruzioni inutili di "questo povero mondo, tanto bello e tanto assurdo...." Infatti trovo assurdo che questo lavoro sia rimasto incompiuto per follia, per degenerazione di una guerra, per la morte prematura dell' autrice solo perché era di origine semita. Per questa insensatezza abbiamo perso il compimento di un capolavoro, abbiamo perso vite che avrebbero contribuito a rendere migliore l'umanità.... ⭐⭐⭐⭐⭐
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